La sensazione all’ascolto della musica reggae è di una musica dall’allegria straripante e, anche, di una tremenda tristezza. Un’allegria di ballare, di sentirsi vivo ma, allo stesso tempo, un sentimento di perdita e di nostalgia, di qualcosa di irrecuperabile.
È il suono dell’Africa nella sua nuova veste, che parla di frammentazione e di migrazione. Il lamento per la separazione dall’Africa e l’orrore per la schiavitù, insieme al genio incontenibile e al coraggio di una comunità di “esiliati forzati” nell’intento di forgiare un’identità nei nuovi paesi di destinazione.
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