Roberto Evangelisti “Mamey” è nato a Roma nel 1958. Percussionista, insegnante e divulgatore di musica cubana dal 1980. Costruisce anche congas che ha chiamato Mamey. Di tale attività racconta: “È una storia lunga… Prima di tutto, si chiamano Mamey per via dell’amato brano “La Chica Mamey” della Ritmo Oriental. Adoro la Orquesta Ritmo Oriental più di qualsiasi altra orchestra cubana, da sempre e per sempre. Non ci sarà mai più una cosa altrettanto bella.

Per me costruire congas è sempre stato ed è tuttora solo un piacere, un piacere immenso, un hobby di lusso. Non è mai diventato un business. Mi piace moltissimo anche riparare o restaurare vecchie congas, anche se a volte i miei commenti sulla fattura ed i criteri costruttivi altrui sono irripetibili… Posso vantarmi di aver resuscitato autentici cadaveri, hehe. Ho anche restaurato due Vergara, nel corso degli anni! Che emozione. I proprietari non sapevano nemmeno cosa fossero…
Ho sempre usato il legno di sipo africano, assomiglia al mogano come tessitura, ma è più pesante e compatto. Non particolarmente spettacolare quanto a colore e venature, ma molto stabile, si incolla bene e si tornisce bene. E non sono dettagli da poco. Ho rivisto e “rinfrescato” congas Mamey di trent’anni fa e sono rimasto stupefatto. Ancora macigni. Ok, ok, non tutte… ma quasi, hehe. Qualche divagazione negli anni con il paduk (splendido ma “vetroso”, carissimo e pesantissimo…) e il rovere, probabilmente il migliore, ma molto caro e difficilmente reperibile nello spessore giusto. L’ultimo che ho provato è il meranti rosso. Mi piace molto, si incolla e si tornisce bene, ha delle splendide venature, e le due ultime congas che ho costruito in meranti hanno un suono incredibile. È molto più leggero del sipo, ma lo sento robusto alle sollecitazioni delle meccaniche. Spero che il tempo mi dia ragione.”
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