Il batterista Buddy Rich ha spinto oltre i limiti del jazz e del suo strumento con la forza della sua personalità, il virtuosismo percussivo del suo modo di suonare e le chiare visionarie idee musicali. Guarda anche / More from my siteKijombo di Yasser Tejada e Palotré5 Aprile 1979 – Babylon by BusJohn Scofield e l’improvvisazioneMorning di Clare FischerLe corde pizzicate dell’America latinaI critici analfamusici spacciano per apertura mentale l’incapacità di preferire