Il maxixe, occasionalmente noto come tango brasiliano,anche se non ha alcuna relazione con il tango argentino, è un ballo che ha avuto origine nella città brasiliana di Rio de Janeiro nel 1868, più o meno nello stesso periodo in cui il tango si stava sviluppando nelle vicine Argentina e Uruguay.

È una danza derivata da danze afro-brasiliane (principalmente il lundu) e da danze europee (principalmente la polka). Come il tango, il maxixe ha viaggiato in Europa e negli Stati Uniti nei primi anni del XX secolo. La musica risente dell’influenza di varie altre forme tra cui il tango spagnolo e l’habanera, ed è ballata con un tempo rapido di 2/4. Il pianista Ernesto Nazareth ha composto molti tanghi brasiliani. Il maxixe è stato uno dei balli che hanno contribuito agli stili della danza samba (come samba de gafieira) e lambada. Vernon Castle disse del maxixe nel suo libro Modern Dancing del 1914: “I passi in sé non sono difficili; al contrario, sono infantilmente semplici; è il ballo più facile di tutti da fare, e penso che sia il più difficile da fare bene”. .” Troy Kinney (1914) scrisse quanto segue a proposito del Maxixe: Questo è, virtualmente, un revival del Two-step, più certi passi di Tango e concatenamenti (sequenze di passi). Invece del tocco e della rotazione del piede del Tango, utilizza un dispositivo per appoggiare il tallone sul pavimento, il piede rivolto verso l’alto, mentre il corpo assume una postura piegata non particolarmente attraente.

La quebrada è una posizione caratteristica del Tango e risale alla fine dell’800 quando si parlava di tango con cortes y quebradas (così si descriveva il ballo “nero” osceno e sconveniente).

Hector Aricó (Héctor Aricó, Tango tradicional, Buenos Aires, Todocopia, 1997,) descrive la quebrada come el corte, nel senso che entrambi i ballerini si fermano

nello stesso tempo solo che si modifica la posizione della coppia attraverso un pivot oppure accentuano la pausa della musica con un movimento delle anche.

Il tango brasiliano entra a Parigi nel 1912. Troviamo

una sua versione europea nel libro Balli d’Oggi del maestro italiano Francesco Giovannini. Cinque figure: “si avanza con passo regolare; spostamento laterale; un piede fa un passo avanti poi lo fa l’altro, le mani sinistre alzate l’arco di formazione; avanzare con grande flessione del busto in avanti; quattro passi avanti.

maxixe in versione moderna

 

tradizionale

 

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