Pedrito Martinez, il supereroe delle percussioni nato a Cuba e residente nel New Jersey, offre un mélange di musica, che spazia dalla rumba al jazz, al pop percussivo.
A Cuba ha suonato con i più importanti gruppi di rumba come Yoruba Andabo, Oba Ilu, Clave y Guaguanco e Los Muñequitos de Matanzas. È negli Stati Uniti dal 1998, invitato dalla musicista canadese Jane Bunnett per suonare con i suoi grandi compatrioti: il pianista Hilario Durán, Amado Dedeo, il bandleader di Clave y Guaguanco e Pancho Quinto. Ma è a New York dove ha completato la sua formazione musicale. A proposito della rumba racconta: “Prima di tutto, la rumba proveniva dalle zone rurali dei porti dell’Avana e Matanzas. Le persone che lavoravano nei porti erano solite iniziare a suonare una rumba quando si prendevano una pausa. Rumba significa festa, felicità. È come divertirsi e cercare di essere te stesso. Questo è il modo in cui mi sento libero. La rumba è libertà. Nella rumba, puoi incorporare testi sulla tristezza, sulla felicità, sulle questioni politiche, sulle donne. Puoi parlare di qualsiasi cosa nelle canzoni.”
È da poco uscito il suo ultimo disco “Acertijos” con il quale Pedrito Martínez si conferma come il master-conguero, erede delle tradizioni musicali del suo paese. A presto una nostra recensione.

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