“Una delle ragioni per le quali mi piace molto suonare con i musicisti giovani è che trovo che molti dei vecchi jazzisti siano dei gran pigroni: resistono a ogni cambiamento e tengono duro sulle loro vecchie posizioni perché sono troppo pigri per cercare qualcosa di diverso. Danno retta ai critici, che gli dicono di rimanere dove sono perché è questo che va bene a loro. Anche i critici sono pigri. Non vogliono sforzarsi di capire una musica che sia diversa, nuova. I vecchi musicisti restano fermi dove sono e diventano pezzi da museo, sotto vetro, sicuri, facili da comprendere, intenti a suonare all’infinito la loro robaccia antiquata. E poi se ne vanno in giro a dire che gli strumenti elettronici stanno mandando a puttane tutta la musica e le tradizioni. Be’, io non sono così e non lo erano nemmeno Bird o Trane o Sonny Rollins o Duke o chiunque abbia voluto continuare a essere creativo. Il bebop era cambiamento, rivoluzione. Non si trattava di rimanere fermi e mettersi al sicuro. Se si vuole rimanere creativi bisogna avere il coraggio di cambiare. Vivere è un’avventura, una sfida.” – Miles Davis

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail