“La storia del jazz indica una strada alle donne; una strada che, comunque, è tracciata in un mondo che era maschilista ai tempi, continua a essere maschilista oggi, ma per me – come musicista che ha deciso di cantare jazz per via dell’improvvisazione di Ella Fitzgerald, quindi con il desiderio di essere “ad armi pari” con gli altri musicisti come massima forma di espressione – questo modello è quello che ha diretto il mio agire, che mi ha ispirato e che mi ha fatta sentire “alla pari” con i miei colleghi, vivendo un rispetto e un’amichevolezza da parte loro (tranne in qualche raro caso non degno di nota) che sono stati la mia spina dorsale in tutta la mia vita artistica.”

fonte e foto mimesis-scenari.it

 

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