Nei Caraibi il nero che riusciva a liberarsi dalle catene della schiavitù, dalla misera posizione che occupava nella vita cittadina si andò specializzando nella professione del musicista esecutore, molto poco remunerata: ragion per cui tale status non era certo invidiato dalle altre classi sociali. Il nero imparò a suonare gli strumenti europei , ma continuò a “grattare la zucca” o a compiere prodezze sulle pelli dei timpani, cosa in cui si distinse sempre. Il timpano dell’orchestra non era poi così lontano dai tamburi africani e non fu difficile sostituire con le bacchette le varie tecniche manuali con cui il nero suonava i tamburi . Il güiro (la zucca grattata) e il timbal (timpano) furono i due strumenti attraverso i quali gli elementi ritmici dell’africano si introdussero nella musica di origine europea.

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