“Aveva la faccia di uno che non scherzava, uno che sapeva benissimo dove stava andando. Era come quando si sedeva al pianoforte e attaccava a suonare: non c’erano dubbi nelle sue mani, era come se i tasti aspettassero quelle note da sempre. Sembrava che inventasse lì per lì, ma da qualche parte, nella sua testa, quelle note erano scritte da sempre” – da La leggenda del pianista sull’oceano

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