Miles Davis

Negli ultimi 30 anni è divenuto popolare il termine “fusion”, per significare la mescolanza di due o più stili o generi differenti o di differente origine, fino a quel momento indipendenti l’uno dall’altro. Il termine risulta però un poco vago e spesso usato indiscriminatamente per qualificare qualsiasi cosa.

Assume un significato diverso secondo il paese che lo usa, come per esempio negli Stati Uniti, dove viene usato come sinonimo di jazz-rock, un genere che ha associato le sofisticazioni del jazz con il semplicismo del rock. Ma non sempre è stato così, atteso che “Bitches Brew” di Miles Davis, considerata l’opera chiave di questo stile, nulla ha di semplicistico o schematico.  

L’Orchestra di Piazza Vittorio

Nella storia musicale delle Americhe, constatiamo che ciò che ha prevalso è una fusione tra l’europeo e l’africano, o l’indigeno.

Intendiamo quindi per fusione un’unione o conciliazione tra mescolanza, sincretismo e sintesi. Possono essere identificati come fusione il jazz latino, la bossa nova (samba e jazz), la salsa, il jazz-rock e la rumba flamenca.
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