Bob Marley e Mortimo Planno

Come mai tra tutti i cantanti di talento nati in Giamaica proprio Bob Marley, un ragazzo di campagna che non aveva nessuna cultura musicale e che non aveva nessun contatto con il business della musica, come mai proprio lui divenne la più grande star internazionale del reggae?

La domanda è tratta dal libro Waking Up in Jamaica di Stephen Foehr. Un libro che parte da Trench Town, quartiere natale di Marley e di tanti altri protagonisti della scena musicale giamaicana. In questo quartiere popolare l’autore incontra Planno, guru spirituale di Marley che lo iniziò alla dottrina rastafari e solo lui poteva rispondere a questa interrogativo. Mortimo Planno è stata una figura chiave nella crescita del Rastafarianesimo in Giamaica. Era già un decano del movimento all’interno dei Nyahbinghi, quando Marley ed i Wailers hanno visitato il suo campo rastafari, sulla 5th Street a Trench Town, Kingston, vicino a casa di Marley, a metà degli anni 1960. Planno, con dreadlocks e fluenti vesti bianche, si definiva un pensatore e ha agito come un guru spirituale per i Rastafariani o per chiunque altro fosse alla ricerca di consigli.

Dice Mortimo Planno: “Da ragazzo Marley suonava musica americana. Faceva rhythm ‘n’ blues. Quando raggiunse sua madre a Baltimora voleva diventare un artista rhythm ‘n’ blues. Ma Joe Higgs e io gli abbiamo dato la giusta impronta culturale. Joe Higgs lo ha aiutato musicalmente, io spiritualmente”.

Planno ispirò la canzone d’esordio rastafari di Marley, Selassie is the chapel, quando canta “Hailé Selassié è il tempio, il potere della trinità, il Leone di Giuda conquistatore, egli è il Re dei Re”. Il sostegno spirituale di Planno aiutò Marley a convincersi che la musica non era solo intrattenimento; la musica era un mezzo per testimoniare la presenza della divinità tra noi, qui e ora.

Foehr domanda direttamente se sia stata una scelta intenzionale quella di fare di Marley il messaggero della dottrina rasta tramite la musica reggae e perché proprio Marley e non Jimmy Cliff o Toots Hibbert o Ken Booth. Planno non esita a rispondere in modo altrettanto diretto e convinto, “Si. Lo vidi con chiarezza in una delle mie visioni mistiche. Abbiamo plasmato Marley perché portasse il messaggio rastafari in tutto il mondo. Bob Marley è stato scelto perché avevo visto un’aura intorno a lui, se guardi in profondità queste cose le vedi”.

Open your eyes and look within (Exodus)

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