Racconta lo scrittore e poeta americano Sascha Feinstein sul rapporto tra letteratura e jazz:
“Le vite dei jazzisti sono spesso diventate nutrimento per un numero imprecisato di poemi e racconti. I poeti poi, amano la tragedia. In parte è uno dei motivi per cui Coltrane, Bird e Billie Holiday sono stati tanto intensamente immortalati nei versi. È significativo notare che ben pochi poemi su Trane, Parker o Lady Day siano stati composti mentre erano in vita. Monk invece si trova in una categoria differente: sebbene anch’egli abbia attraversato tante tragedie, è stato soggetto di centinaia di poesie a causa delle sue eccentricità”.

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