Sebastiàn de Yradier,

Geograficamente e culturalmente il Messico appartiene alla conca dei Caraibi. Più di 250.000 schiavi furono portati nel paese in tre ondate durante il primo secolo di colonizzazione spagnola. Con la prima arrivarono dal Sudan, poi dal Congo bantù ed infine dalla Guinea. Con essi si formò in Messico una struttura socio-culturale simile a quella esistente nei caraibi di lingua spagnola. I musicisti viaggiavano liberamente tra Veracruz, l’Avana, Portorico e Venezuela, lasciando al loro passare tracce del proprio folklore che inevitabilmente finirono per confrontarsi e fondersi.

La prima influenza cubana arriva in Mesico nel XVIII secolo con il chuchumbé, danza con forte carica erotica che fu poi proibita dalla chiesa cattolica, in quanto contraria alla morale. Nel XIX secolo giungono in Messico la polka, la mazurka e la danza habanera, seguita dal danzòn e dal son cubano. Per questo certi aspetti del folklore musicale cubano non saranno estranei ai musicisti messicani che andranno in Louisiana nel fine ‘800. L’influenza musicale cubana giunge quindi a New Orleans direttamente da Cuba per via marittima, o indirettamente dal Messico.

Juventino Rosas

Due furono i musicisti messicani più importanti del XIX nella Louisiana. Il compositore Sebastiàn de Yradier che scrisse la danza habanera “La paloma”, il primo grande successo latino negli Stati Uniti, e “El arreglito” che Bizét inserì nella sua opera Carmen dandole il titolo di Habanera. L’altro, è stato il compositore è violinista Juventino Rosas, presente in orchestre di teatro, circo e bande militari. Famoso è il suo valzer Sobre las olas.

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