L’uscita di Timba a la Americana segna diversi importanti primati per il pianista e compositore cubano Harold López-Nussa. Per cominciare, è il suo debutto da leader con la Blue Note Records.

In secondo luogo, è il suo primo album da quando è emigrato dalla sua terra natale nel sud della Francia. Segna la sua collaborazione  con il produttore e bassista/fondatore degli Snarky Puppy – Michael League e la sua prima a includere strumenti elettrici e tastiere.

La band che lo accompagna è formata dall’armonicista svizzero Gregoire Maret, dal  fratello Ruy Adrián López-Nussa alla batteria, dal bassista dal Connecticut Luques Curtis e dal percussionista cubano Bárbaro “Machito” Crespo.

Timba a la Americana è il decimo album di López-Nussa e probabilmente uno dei migliori. Offre profondità, inebriante ambizione creativa e molteplici dimensioni musicali. È allo stesso tempo lungimirante e risonante: culturalmente, emotivamente e storicamente.

L’album presenta 10 interessanti composizioni che sono:

  1. Funky
    2. Cake a la Moda
    3. Mal du Pays
    4. Rat-a-Tat
    5. Conga a la Americana
    6. Afro en Toulouse
    7. Tumba la Timba
    8. Mamá
    9. Tierra Mía
    10. Hope

Funky è la prima traccia del disco ed è lo stesso autore a darne una descrizione: “Funky era un’idea, un groove che avevo in testa, che avevo registrato al telefono e che ho chiamato Funky. Ricordo che quando stavamo per dargli un nome, ho detto a Michael, chiamiamolo Funky e lui ha detto di no, ma questo non è funky. Ma ehi, ho risposto, non sappiamo esattamente cosa sia ma ce l’ho lì. Beh, c’è la rumba, c’è la timba, c’è un po’ di tutto. Quindi sarà la prima traccia dell’album. Penso che offra una buona panoramica di ciò che verrà dopo”.

 

 

 

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