Il Vallenato è un genere musicale tradizionale nato dalla fusione di espressioni culturali del nord della Colombia: canzoni dei mandriani di Magdalena Grande, canzoni di schiavi africani e ritmi di danze tradizionali delle popolazioni indigene della Sierra Nevada de Santa Marta. Tutte queste espressioni sono state mescolate anche con elementi della poesia spagnola e l’uso di strumenti musicali di origine europea.

Il suo aspetto più caratteristico (e che senza dubbio lo identifica) è l’uso della fisarmonica a bottoni come strumento principale e, nonostante sia prima di tutto un genere cantato, è anche musica da ballo.

In relazione ad altri generi musicali colombiani, è quello che riceve più attenzione  dall’industria musicale e dai media (radio, TV, concerti, festival), essendo anche il prodotto discografico colombiano con la più alta

circolazione e vendita. La sua diffusione copre tutto il paese ed è seguita dai colombiani emigrati negli Stati Uniti e in Europa e, recentemente, ha guadagnato una certa notorietà nel mercato musicale dell’America Latina e degli Stati Uniti.

Il cantante (a volte compositore) ne è la figura centrale, seguito dal fisarmonicista, notorietà che relega gli altri strumentisti a un ruolo subalterno (caja, guacharaca, basso elettrico, tumbadoras, ecc.).

L’amore e la nostalgia per i valori di una società rurale già trasformata dal cambiamento sociale occupano ancora i posti primordiali nei loro testi, argomenti che lasciano in secondo piano quelli relativi al commento sociale, alla satira, alla politica, alla storia e agli eventi di attualità.

I valori sociali e culturali nei suoi testi sono manifestamente conservatori (esaltazione dell’onore e dei legami di sangue, machismo, disparità di opzioni per i due sessi, idealizzazione dell’amore romantico),

fortemente radicati nella cultura popolare colombiana e latinoamericana e contrastano apertamente con quelli promossi dalla cultura  internazionale contemporanea.

La massima espressione del vallenato è la parranda vallenata, che può durare due o tre giorni, con gruppi musicali che si alternano affinché la musica non si fermi mai.

 

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