Nella foto Bunk Johnson e Sidney Bechet

Il concubinato dilagante sia nelle colonie spagnole che in quelle francesi in terra americana, ossia le unioni di fatto tra uomini bianchi benestanti e donne di colore, dette luogo alla formazione di una popolazione mulatta, che formò parte di quella cosiddetta creola, che indicava indistintamente europei e africani nati nelle Americhe.

Nella New Orleans francese e spagnola “creolo” assunse un significato preciso che identificava i neri meticciati con almeno un ottavo di sangue come Octoroons, e quelli con un quarto come Quadroons.
Il contributo della musica creola al jazz è inestimabile. In modo poco vistoso, come era tipico dell’eleganza creola, influenzò meravigliosamente il fraseggio contrappuntistico del primo jazz, portato ai vertici di raffinatezza proprio dai grandi clarinettisti creoli, Sidney Bechet, Jimmy Noone, Barney Bigard i quali, opponendo la sonorità calda e ovattata e una dizione tagliente (mai appesantita da arabeschi superflui) alle squillanti sonorità della cornetta e del trombone, parteciparono a creare quella musica aspra-dolce, forte-delicata, che da New Orleans conquistò il mondo. Tratto dal libro JAZZ FOTO DI GRUPPO DI Arrigo Arrigoni.
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